"Pensavo fosse amore, invece era un malessere" (cit.)
mercoledì 8 giugno 2011
mercoledì 1 giugno 2011
Qui
Oggi qui piove. Quand'è così c'è poco da scrivere...le parole se le mangia la pioggia.
Scivolano verso il basso e l'aria resta pulita.
Sarebbe bello rimanere un po' tutti senza parole. Giusto il tempo di un temporale.
Silenti e zuppi troveremmo qualcosa nell'osservare i vari Arial, Times New Roman o Courier New molli e ondulanti, appesi a qualche tombino, incastrati tra una bici e il marciapiede, intrappolati in una pozzanghera.
Galleggianti insoliti, entità mute come macchie d'olio, deformati. Buffi senza uno schermo, un punto e virgola, una consecutio che li regga.
Abbattute dalla pioggia, decontestualizzate e vinte dall'illogico, alcune parole si smarrirebbero per sempre, abbandonando alla solitudine le papille gustative del loro originario padrone.
Dopo, però, dopo l'acqua, dopo questo tempo infinito definito dal silenzio, andremo a pescare; nudi.
Ciascuno saprà dove andare, guidato dalle tracce di inchiostro impresse, indelebili!, sulle ossa.
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