venerdì 1 agosto 2008

MARE APERTO



Un mare. Che mi spoglia. Gli arti ondulanti mi circondano,infiniti, costanti per inerzia; avvolgenti, perpetui, mi sfilano le vesti, le rendono brandelli di pensieri fradici e poco accattivanti. Confuso e disorientato. Sono io. Galleggio. Nuda. O è il desiderio?

Un mare di tristezza è il mio.

Bussano. Non entrare. L'inquietudine è contagiosa.

Un pensiero mi accarezza e trovo conforto nel dispiacere.

Negarsi per potersi salvare. Mi nego a me
. Non vuole entrare la luce. Non posso.
Qui tutto tace, come un dormiente. O era un defunto?



1 commento:

radics ha detto...

Svelata.
Ora bersaglio.