Su quella strada di sera se non guardi avanti, ma all'insù vedi una serie, che pare infinita, di bozzi di luce, paralleli, che creano uno spazio simile a quello di un corridoio di buio; e se hai la fortuna di essere un passeggero, allora potrai fingerti viandante della strada che hai sopra la testa e non di quella che c'hai sotto il culo, effettivamente.
Ho provato a fantasticare. Niente. Del resto, ognuno ha i suoi limiti.
1 commento:
la notte entra dal finestrino e ti attraversa
nel posto che ti appartiene
ti vedo sorridere
mentre la strada ci viene incontro
e ti sento cantare
mentre c'è quella canzone che riascolto e riascolo e riascolto
e mi gioco ogni rima se ti dico che stasera ti ho parlato anche in lingue che non conosco
e mi gioco ogni senso se ti dico che stanotte ti avrei cercato fino alla fine del mondo
la notte entra dal finestrino e ti attraversa
nel posto che ti appartiene
nel posto che ti aspetta
mentre ritorno
a te
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