lunedì 21 luglio 2008

ESCATOLOGIA


L'escatologia (dal Greco antico ἔσχατος, éskatos=ultimo) è, nelle dottrine filosofiche e religiose, il settore che prende in considerazione il destino ultimo dell'essere umano e dell'universo. L'escatologia non è una disciplina del tutto astratta, perché tali aspettative ultime dell'uomo (di solito legate alla vita oltre la morte) possono influenzare in modo significativo la sua visione del mondo e il suo comportamento quotidiano.

In pratica l'escatologia è strettamente correlata con la visione della morte e dell'aldilà nelle varie civiltà. Fin dall'antichità è infatti presente la ricerca di un fine ultimo al di là della morte, con diversi miti e culti dell'oltretomba, rintracciabili già negli antichi Egizi o negli Etruschi. Tali raffigurazioni rituali tendevano a vedere in modo abbastanza cupo la vita oltre la vita.

L'escatologia nel senso più comune è correlata alle grandi religioni monoteistiche.

L'escatologia, già presente nell'Antico Testamento e quindi nel pensiero ebraico, viene reinterpretata nel Nuovo Testamento.

Nel pensiero cristiano l'escatologia - trattata in vario modo in più libri biblici - è stata lungamente dibattuta. In termini semplificati, l'escatologia cristiana ha a che vedere con la resurrezione dei morti e con la vita eterna susseguente. È quindi strettamente legata al concetto di Paradiso ed Inferno. La (prima) venuta di Cristo (il Redentore) viene vista come un fondamentale evento escatologico, che ridà la speranza ai cristiani. Una seconda venuta di Cristo dovrebbe significare l'instaurazione definitiva del Regno di Dio.

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